Di influenza non si muore!
L’influenza passa da sola!
Il vaccino contro l’influenza è una forzatura!
Io non ho mai avuto l’influenza!
Sono solo alcuni degli stereotipi più comuni che girano in rete.
Il problema nasce dal fatto che entrambe le malattie, influenza e raffreddore, hanno sintomi comuni, seppur con gravità differente.
Nasce dall’errata associazione tra raffreddore, o sindrome parainfluenzale, ed influenza.
E nasce soprattutto dal fatto che il popolo della rete spesso non conoscere l’argomento di cui parla, figuriamoci se conosce i virus coinvolti nell’uno o nell’altro caso.
Non è facile spiegare a chi di virus non ne “mastica” che si tratta di virus differenti con diversa “aggressività” e patogenicità.
Il raffreddore è vero che passa da solo, passa in 7 giorni o se preferite in una settimana, ma è una cosa ben diversa dall’influenza.
Se avete il raffreddore potete curarvi anche con il brodo di pollo della nonna, va bene qualsiasi rimedio, tanto passa da solo.
L’influenza però è una cosa diversa e può uccidere, è una cosa seria.
L’epidemia più famosa fu la cosiddetta spagnola del 1917 che ha fatto circa 50 milioni di vittime.
I dati a nostra disposizione ci dicono che l’influenza si diffonde nel mondo in epidemie annuali, provocando da tre a cinque milioni di casi gravi e da 250.000 a 500.000 morti.
I virus influenzali sono i sottotipi H1N1,H2N2,H3N2, sono dunque ben identificati e se si vuole comprendere meglio la loro virulenza basta esaminare la tabella sotto che mostra la mortalità delle ultime pandemie.
Ultime pandemie influenzali | |||
Nome | Data | Decessi | Sottotipo |
Asiatica (russa) | 1889-90 | 1 milione | forse H2N2 |
Spagnola | 1918-20 | 50-100 milioni | H1N1 |
Asiatica | 1957-58 | 1-1.5 milioni | H2N2 |
Hong Kong | 1968-69 | 0,75-1 milioni | H3N2 |
Influenza A (suina) | 2009-10 | 5000 | H1N1 |
L’anno scorso ad esempio in Italia abbiamo avuto 832mila casi nell’ultima settimana dal 28 gennaio al 3 febbraio, e dall’inizio della stagione ci sono stati circa 282 casi gravi seguiti da 52 decessi.
Non sono i numeri delle pandemie in tabella ma sono comunque 52 morti evitabili.
Bisogna capire che di influenza si può morire, ecco perché è fortemente raccomandata la vaccinazione annuale in soggetti a rischio, sebbene sia consigliata per chiunque.
Quest’anno ad esempio il picco non si è ancora avuto (è previsto per metà gennaio 2020) tuttavia abbiamo già i primi dati statistici:
mortalità in linea con il dato atteso, con una media giornaliera di 202 decessi rispetto ai 198 attesi.
Fonte: Epicentro
Potete consultare l’archivio delle stagioni influenzali passate qui
Quello che è necessario capire è che l’influenza non è il raffreddore!
Purtroppo di influenza si può morire a dirlo sono i numeri, la matematica si sa, non è un’opinione!
Se gli scienziati si attendono dei dati sulla mortalità, il buon senso di ognuno di noi dovrebbe farci dire che è necessario dar loro ascolto e fare in modo che quei numeri si abbassino il più possibile.
Vaccinandovi per l’influenza potreste anche beccarvi un banalissimo raffreddore, che a differenza dell’influenza avrà un decorso meno pericoloso, ad esclusione di casi eccezionali come ad esempio la SARS che tutti ricorderete.
Per cui il consiglio migliore che posso darvi è di rivolgervi al vostro medico curante e chiedere di essere vaccinati, la prudenza non è mai troppa.
Il vaccino contro l’influenza è sicuro, è costituito da pezzettini di “virus” e quindi non contiene il virus intero, motivo per cui non potreste mai avere un’influenza da vaccino, come qualcuno erroneamente potrebbe pensare, al massimo potreste avere i sintomi di una blanda attivazione del sistema immunitario che non è la stessa cosa di avere un virus che attacca i vostri organi e tessuti.
La reazione più come è rappresentata da dolenzia e arrossamento nel punto di iniezione e, meno spesso, febbre, dolori muscolari o articolari o mal di testa, ma niente di realmente complicato o pericoloso.
Raramente questo tipo di vaccino può causare reazioni allergiche come orticaria o rapida tumefazione nel punto di inoculazione, ed ancor più raramente asma o gravi manifestazioni allergiche sistemiche (generalizzate) dovute ad ipersensibilità nei confronti di determinati componenti del vaccino, in ogni caso è bene sapere che questo può accadere per qualsiasi altro farmaco (aspirina, antibiotico, antiacido, ecc…) o persino con alcuni cibi (pesche, arachidi, crostacei, fragole,ecc…).
Il vostro medico curante conosce la vostra condizione e sa se siete soggetti a rischio allergia oppure no, fidatevi di lui.
Dott. G. RIVA