Ancora una sfida, ancora un successo.
Pagine di buona sanità che si mescolano alla gioia di chi oggi può gridare al mondo intero di avercela fatta.
Tanta l’emozione, ma soprattutto tanta la voglia di aiutare e sostenere chi si trova ad affrontare malattie così gravi e spesso terrificanti.
Lui Fabrizio Stevanato, 43 anni, lo scorso 27 Aprile è stato operato di tumore al pancreas, otto ore di intervento: una maratona.
Operato dai professionisti dell’unità chirurgica dell’istituto del Pancreas di Verona, collegato all’azienda Ospedaliera Universitaria della città scaligera e primo centro italiano di integrazione multidisciplinare interamente dedicato alle malattie del pancreas (più di 3.500 interventi dal 2010 ad oggi), oggi ha deciso di diventare testimonial di quella eccellenza sanitaria squisitamente italiana ed ha quindi pensato di organizzare una raccolta fondi con il supporto dell’Asl veronese per dotare l’unità chirurgica di nuovi pc portatili, dieci in tutto.
Una storia di buona sanità, o come lui stesso la definisce di OTTIMA Sanità, fatta di giovani medici che lui menziona uno per uno in segno di gratitudine.
E lui li ringrazia tutti, dal primario Claudio Bassi, primario, al dott Giuseppe Malleo, chirurgo, alla dottoressa Elisabetta Sereni e non risparmia nemmeno il personale infermeristico egregiamente coordinato dal coposala  Beatrice Personi.
Un elenco lungo che tocca anche i reparti di oncologia (Grazia Artioli e Lucia Borgato), cardiologia (Cristina Pasqualetto) e dermatologia (Pier Luigi Lodi) di Mirano.
La sfida parte dalla Sicilia, Donnalucata (RG), nonostante la giornata uggiosa e piovosa, una mezza maratona (Riviera di Ponente) organizzata dalla ASD Peppe Greco, 20 km di sfida da percorrere con grande entusiasmo e soprattutto con la voglia di portare in giro per le strade la sua testimonianza di vita, in preparazione di una sfida ancora più grande che lo vedrà protagonista della Maratona di Venezia del prossimo 28 ottobre.
Queste è quello che lui stesso scrive nella sua pagina Corri in Muso al Cancro:
–  “Tra poche ore inizierà per me un viaggio speciale. Quello che mi porterà in #Sicilia, terra di mare, sole e di una primavera come si deve. Dalla Sicilia inizia in un certo senso la mia primavera, dopo tanta paura per una malattia che rischiava di mettermi all’angolo, nella parte più scura che la vita può riservare.
Come sapete, avendo seguito le mie vicende con un affetto di cui vi sono profondamente grato, in questi mesi ho percorso tutti i passi possibili per allontanarmi dal tunnel oscuro di quella malattia che si chiama tumore al #pancreas.
Li ho compiuti grazie alla straordinaria dei miei cari ed alla incommensurabile professionalità ed umanità dell’equipe della Chirurgia del Pancreas Verona, Oncologia Mirano, Cardiologia e Dermatologia Mirano dell’USSL3 Serenissima. Li ho compiuti grazie ad amici altrettanto straordinari come #Giorgio, che per starmi vicino nei momenti più difficili ha sacrificato il suo tempo e i suoi impegni. Li ho compiuti di corsa, con il prezioso ausilio della mia preparatrice atletica, di tanti amici runners che mi sono stati a fianco e di esperti medici, infermieri e tecnici Centro Di Medicina Dello Sport Noale , in una corsa che passo dopo passo ha assunto le sembianze di una sfida solidale e di sensibilizzazione che vivrà il suo momento più significativo in occasione della Venice Marathon del prossimo 28 ottobre.
In questo percorso, io e tutti voi, abbiamo raccolto assieme l’attenzione dell’informazione e anche di chi si è reso disponibile a mettere la faccia o il proprio marchio (come ad esempio Carraro SpA, Decathlon Italia, Sporting Club Noale, ScaveZZon Biciclette, Smartmix, Back2Basket – Padova) per raccogliere fondi di beneficenza al motto di #CorriInMusoAlCancro.
Domenica a #Donnalucata, in provincia di #Ragusa, assieme a Giorgio, correrò la mia prima gara ufficiale. Una I Maratonina Riviera di Ponente che rappresenta esattamente una metà strada. Alle mie spalle l’inverno, davanti a me la primavera ed un orizzonte che desidero e voglio che sia il più luminoso possibile.
Spero di riportare a casa una bella medaglia, piena di significati, di speranza e tonda come il sole di Sicilia. E di regalarne una fetta ad ognuno di voi.
Per un inizio di nuova primavera, come si deve”.
Corri, Fabrizio, corri e porta in giro il tuo grande messaggio di speranza.
OBS è con te.
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